ll tema della transizione a una nuova fase della contemporaneità è da tempo al centro delle nostra riflessione, attenta a un processo di cambiamento che si riflette nello scenario socio-economico e politico italiano, europeo, globale.
La pandemia e ora la guerra in atto sembrano aver accelerato le questioni implicitamente emergenti nei connotati della transizione introducendo quasi delle “torsioni” nel corso della storia.
Sulla base di queste tematiche, negli ultimi mesi, la Scuola di cultura politica ha organizzato una serie di incontri incentrati su “opinioni a confronto”, chiamando a discuterne alcuni relatori, soprattutto esperti delle materie oggetto di interesse e operatori della pubblica amministrazione.
Emerge l’esigenza di indagare su alcuni grandi temi, ciascuno dei quali oggetto di interrogativi che, alla luce delle attuali vicende, si fanno sempre più pressanti e urgenti: il cambiamento climatico, la transizione digitale con i suoi effetti sull’organizzazione del lavoro che diminuisce ovunque, la pandemia e ora la guerra.
La crisi prodotta dalla pandemia ha fatto riemergere una forte domanda di intervento pubblico. Altrettanto può dirsi delle strategie per il “green new deal”. Tuttavia la “torsione” indotta soprattutto dalla guerra in Ucraina introduce il tema dell’ “economia di guerra”, delle sue caratteristiche, della sua durata, dei suoi possibili contenuti e dei relativi strumenti di intervento. La guerra sembra interrompere la “globalizzazione” e proporre questioni di sovranità economica strategica almeno su base regionale.
Con quali effetti sulla struttura delle economie di ciascuna area geopolitica e di ciascun Paese?

Quali gli effetti della pandemia e della guerra sulle questioni energetiche e ambientali?
E quali i rischi per la democrazia?
La concatenazione fra pandemia e guerra può produrre un salto dallo stato temporaneo di emergenza a uno stato progressivo di eccezione, con l’erosione cronica delle forme conosciute di democrazia?

In tale ambito si colloca il ciclo di Seminari programmati per il mese di maggio e giugno, riguardante gli scenari e gli effetti della pandemia e della guerra sui temi dell’energia, dell’economia e degli assetti istituzionali europei e internazionali.