Se fossi un giovane al primo voto…. (di Rosamaria Maggio)

Se fossi un giovane e dovessi votare per la prima volta, (quest’anno votano anche per il Senato della Repubblica), oltre alle difficoltà per la comprensione della legge elettorale, mi troverei a barcamenarmi tra le varie proposte partitiche e dovrei districarmi con difficoltà.
Non tutti i giovani sono documentati, così come è sempre stato. Non tutti infatti ci siamo occupati di politica da giovani. Ma ora come un tempo, i giovani hanno sempre avuto una idea dei loro interessi, dei loro desideri, dei loro sogni.
Ad esempio oggi molti giovani hanno a cuore il problema ambientale, non solo quelli di “Friday for Future”, ma anche quelli che con varie associazioni puliscono le nostre spiagge ogni anno ed anche semplicemente quelli che scelgono di usare una bottiglia termica per l’acqua anziché una infinità di bottigliette di plastica.
Ora, se il nostro giovane andasse a vedere i programmi dei nostri partiti, troverebbe che molti, dimenticando gli impegni anche internazionali del nostro paese sull’abbandono del nucleare, sulla transizione energetica, si troverebbero di fronte a proposte di costruzione di termovalorizzatori, di costruzione di centrali del cosiddetto nucleare pulito, di proposte per la reintroduzione della produzione energetica a carbone, dell’acquisto di gas liquido da altri continenti, della proposta per la riapertura di rigassificatori.
Di fronte a questa grande contraddizione rispetto a ciò che si andava dicendo negli ultimi anni, mi metterei alla ricerca di informazioni scientifiche, indipendenti, sul web, che i giovani usano molto meglio di noi.
E che cosa troverei?
Troverei ad esempio l’intervista al prof. Valerio Rossi Albertini del CNR, che precisa che il nucleare a fissione non potrà mai essere pulito, per le scorie che lascia, perché il nucleare di quarta generazione non esiste e quella della terza è ancora in fase sperimentale, che la tecnologia sulla quale è basata è sempre la stessa, cioè la frammentazione di nuclei di metalli pesanti e radioattivi quali ad esempio l’uranio. Eventuali incidenti sono un pericolo incombente anche se remoto, ma si tratta di un pericolo così grande che non si può correre il rischio.
La nuova frontiera è invece la fusione nucleare che è una fonte praticamente rinnovabile perché basata su reazioni che coinvolgono l’idrogeno che si ricava dall’acqua, perché non ci sono scorie, perché gli effetti della radioattività’ si smorzano rapidamente. A questo fine c’è un progetto europeo che dovrebbe vedere la luce tra 20 anni!!! Parliamo quindi quasi di fantascienza.
Se poi dovessero pensare al gas liquido importato dagli USA, scoprirebbero che esso si ottiene con la tecnica della fratturazione idraulica ( fracking ) alla quale segue la liquefazione necessaria per trasportarlo via mare. Con le conseguenze legate ai danni ambientali nei luoghi di estrazione ed al trasporto, la necessità di una successiva trasformazione da liquido in gassoso con i rigassificatori, nonché con un notevole aumento dei costi. Ciò ha in passato fatto optare l’Europa per il gas Russo, che arriva già pronto e che aveva prezzi contenuti.
Le forze politiche che sostengono queste misure dovrebbero essere intellettualmente oneste ed informare i cittadini dicendo la verità. Nel presente e nel futuro prossimo devono essere implementate le fonti rinnovabili immediatamente utilizzabili.
Un giovane pensando al suo futuro dovrebbe pensare a studiare, magari all’Università’, al lavoro sicuro e ben retribuito. Che cosa trova nelle varie proposte politiche dei partiti?
La trasformazione delle Università pubbliche in Fondazioni private, come quelle americane, possibilmente finanziate dallo Stato (quindi all’italiana), dove per frequentarle occorrono 60.000 euro l’anno. Attualmente i laureati in Italia tra i 25 ed i 34 anni sono il 29%, appena sopra la Romania (25%), contro il Lussemburgo al 61%,l’ Irlanda al 58%, i Paesi Bassi al 52%, mentre l’Europa ha posto l’obiettivo del 45% da raggiungere entro il 2030. Proposta quindi da respingere al mittente.
Che dire poi di sport e devianze!
I giovani hanno spesso a che fare con le discriminazioni subite a causa delle loro specificità. Ognuno di noi è unico dal punto di vista sociale, sessuale, culturale. Ogni ragazzo rivendica questa specialità ed il lavoro degli insegnanti è proprio quello di rispettare le differenze ad insegnare ai giovani che in natura la biodiversità è fondamentale per la vita del pianeta e questo concetto possiamo estenderlo anche ad altri campi della vita umana.
Se poi il nostro giovane andasse a vedere le retribuzioni si accorgerebbe che in Italia le donne guadagnano meno degli uomini, che il salario minimo non è regolamentato a differenza di 21 paesi su 27 in Europa, che di fatto il salario minimo si attesta in alcuni settori su 3 o 4 euro l’ora.
Quanto alle proposte per affrontare il tema dell’immigrazione, la più eclatante è quella del blocco navale.
Tale misura non è realizzabile anche ci spogliassimo di valori come l’accoglienza e l’inclusione. Se anche ignorassimo che la storia umana è storia di migrazioni.
L’art. 42 della Carta dell’Onu vieta il blocco navale se non per legittima difesa nel caso di guerra fra Stati. Ci sono alcuni precedenti che si basavano su accordi fra Stati (es. Italia- Albania).
Ipotesi recondita anche perché la maggior parte degli immigrati via mare provengono dalla Libia, non sono libici e pertanto un simile accordo non sarebbe possibile.
Non parlo di Flat Tax perché il tema è già stato affrontato su questo blog dal prof. Corsini.
Infine, se fossi un giovane mi chiederei perché alcuni leader quando ci propongono una idea di Governo del paese facciano riferimento alla “nazione”. Due sono le cose: o sono ignoranti e non conoscono il significato del termine “Nazione”, ma non credo, oppure vogliono con una parola, ripetuta ossessivamente, convincere l’elettorato, che tutto ciò che si propone è destinato alla nazione e cioè non ai cittadini, che possono essere di nazionalità diversa, (altoatesini, sardi, ecc.), ma solo a coloro che sono cittadini di nazionalità italiana, con esclusione degli stranieri e dei cittadini di nazionalità diversa. È questo è francamente in contrasto con la nostra Costituzione che attribuisce diritti e doveri fondamentali alla persona, che limita alcuni diritti e doveri ai cittadini, ma sicuramente non attribuisce privilegi sulla base della nazionalità.
Nell’assillo di escludere dai diritti coloro che hanno acquisito la cittadinanza pur avendo altra nazionalità, è sfuggito ad alcuni che il nostro paese ha un popolo di varie nazionalità dalla sua origine.
Come minimo quindi, caro giovane, applica il principio di Pauli o di esclusione (tu studente lo ricordi sicuramente…io un po’ meno).

FLAT TAX o FLAT TIRE Imposta unica o gomma sgonfia (di Giovanni Umberto Corsini)
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